La testa della Berta

 

Firenze, come tutte le città italiane, vanta un gran numero di curiosità e stranezze che la caratterizzano. Passeggiare per le strade alla ricerca di queste particolarità e leggende è un passatempo a noi molto noto, che chiamiamo "lo Struscio", ovvero una passeggiata a passo lento fatta per le vie del centro città. E credetemi, ce ne sono davvero tante, essendo la bella Firenze la culla del Rinascimento: ci si può sbizzarrire! Pensare che le pietre di quelle strade sono state calpestate da geni, poeti, rivoluzionari, dà sempre una certa emozione che si mescola alla bellezza e alla poesia di storie impresse a fuoco nella nostra cultura e nei nostri modi di essere... Siamo Toscani!

Questa faccenda la conosce solo chi è fiorentino "doc", perché è anche un pochino difficile da vedere, ma quando si riesce a individuarla si è avvolti da una strana sensazione, un timore reverenziale direi. A guardarla bene viene anche una certa "strizza" e ti viene da pensare: "Ma come può essere successo?". E soprattutto, di cosa stiamo parlando?

Della Berta... e chi sarebbe questa Berta, direte voi?

La Berta pare essere stata la perpetua della chiesa di Santa Maria Maggiore, che nel giorno infausto per l'esecuzione della pena del povero Cecco d’Ascoli, accusato di eresia dal tribunale della Santa Inquisizione, si trovava lì.

Era il 1327 quando, nel percorso che portava Cecco d’Ascoli verso Piazza Santa Croce dove sarebbe stato giustiziato al rogo, il condannato transitò da via de’ Cerretani, dove si trova la chiesa di Santa Maria Maggiore. Pare che lì fosse affacciata la Berta, che osservava il triste transito borbottando e inveendo contro il povero reo. Successe che Cecco, alzando la testa, implorò al boia che era nel carro con lui di dargli dell’acqua. A quel punto la Berta, ad alta voce, brontolò: "Se lo fate bere poi non brucia!". Perché, secondo le credenze popolari, i condannati al rogo per stregoneria si potevano salvare dalle fiamme se avessero bevuto acqua.

Fu così che Cecco le lanciò un anatema e le disse: "Te di lì il capo non lo caverai mai…". La Berta rimase da allora letteralmente di sasso.


Se la volete incontrare e fare la sua conoscenza, dovete venire in via de’ Cerretani 39, davanti alla chiesa di Santa Maria Maggiore: alzate gli occhi e cercate la testa di pietra della povera Berta che, con sguardo severo e ammonitore, vi guarda!

E voi siete mai stati a Firenze? Avete mai visto la Berta?... Per ora ve la faccio vedere io, ma credetemi è molto più emozionante vista dal vivo, gli anziani dicono che nella notte si possa ancora sentire mentre inveisce...

 E la si sente meglio se prima passate dalle buchette del vino,  passate dal quartiere di Santo spirito e con un buon calice di chianti godetevi uno spettacolo unico nel suo genere …. Venite a trovare la Berta a Firenze!!

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